3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Elementi di etica con-divisa non è solo un saggio sull'etica è, soprattutto, una guida pratica a sostegno di tutti gli operatori appartenenti al “sistema sicurezza” (poliziotti, militari, operatori del soccorso, etc), al fine di condividere alcuni punti di partenza per un valido orientamento formativo, educativo e morale per l’attuazione di buone pratiche operative.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La struttura del libro si è sviluppata in itinere, a mano a mano che raccoglievo le idee e le riversavo sul foglio. Per cui mi è capitato più volte di cambiare il titolo all’opera strada facendo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi piacciono molto i saggi e i manuali. Su un’isola deserta porterei sicuramente un manuale di sopravvivenza.
6. E-book o cartaceo?
Certamente cartaceo. Ho necessità di sottolineare, evidenziare, appuntare tutto a margine delle mie letture.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrivere non è per me una professione, una carriera da intraprendere, ma un modo per dare sfogo all’emozione di poter trasferire ad altri, specie ai più giovani, esperienze e conoscenze.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Quando sono diventato docente di “Tecniche di comunicazione e gestione dei conflitti” presso la Scuola Regionale di Polizia Locale della Regione Campania, mi sono accorto che la scuola aveva delle materie di studio ma non dei specifici programmi di insegnamento. Per cui ho dovuto approntare io delle dispense per i miei corsisti. Quindi mi è venuta l’idea di iniziare a scrivere un testo che raggruppasse tutti gli argomenti di interesse del corso. Volevo partire dal commento al testo del Codice Etico Europeo di Polizia, ove viene sottolineata l'importanza delle capacità comunicative che deve possedere un operatore di polizia per affrontare bene questo mestiere. Ma la parola “Etica” mi risuonava continuamente nella testa. Non avendo fatti studi classici o scientifici ho dovuto approfondire l’argomento filosofico divorando molti scritti sull’argomento. Così, mentre iniziavo a scrivere un testo diverso, mi sono appassionato tanto alla materia che alla fine ho scelto di scrivere un saggio sull’etica, ma sempre legato al mondo della sicurezza. La realizzazione di quest'opera mi è costata ben tre anni e mezzo di lavoro e di studio.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È stato emozionante toccare e sfogliare con mano l’opera appena realizzata su cui capeggiava il mio nome. Non pensavo minimamente che da una piccola idea si potesse creare un’opera importante per me e, spero, anche per altri.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio figlio e i miei più stretti collaboratori.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che qualsiasi novità o sperimentazione che possa avvicinare le persone alla cultura, in tutte le sue forme, deve essere sempre praticata. L’audiolibro potrebbe essere utile durante i viaggi.